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Amore e altri disastri


“Al cor gentil rempaira sempre amore” è il manifesto dello Stil Novo che dal 1300 ha consacrato la produzione letteraria al tema dell’amore e nella settimana di San Valentino non poteva mancare una newsletter dedicata a lui. Senza sdolcinatezze esagerate, senza pudicizie inutili, tanto l’amore con la sua semplicità accomuna tutti e non ha bisogno di forzature. Per amore si sono scritte canzoni e fatte le guerre, per amore si soffre e si attraversano i deserti, per amore ci si sveglia la mattina, per amore si vive - e si muore. Certo è difficile riassumere in poche righe l’essenza di un sentimento così universale, l’Amore, ma la cosa bella è che ha per ognuno di noi un’accezione diversa: c’è chi lo vede come una fiamma che brucia velocemente, chi come una promessa eterna, chi come fonte di disperazione, chi come il desiderio di qualcosa di sempre nuovo, chi come un fantasma o una chimera. Ti amo, sei la mia vita, per sempre io e te, siamo una cosa sola, senza di te non posso stare, sei la luce dei miei occhi. sei il mio sole ti voglio, non mi lasciare. Le parole dell’amore sono infinite e sempre uguali, banali ma ogni volta potentissime. Vediamo come sono state declinate, con tre linguaggi artistici diversi, in un libro, un film, un’opera.



un libro: GLI AMORI DIFFICILI

Chi ha conosciuto l’amore, sa quanto possa essere prima di tutto complicato. Italo Calvino ha colto questo aspetto e l’ha plasmato per una serie di novelle, “Gli Amori Difficili” appunto (1970 ed. Einaudi). Le avventure dei protagonisti sono viaggi, spesso interiori, parlano di incontri ma soprattutto di non-incontri, coppie che nelle pagine si sfiorano per non afferrarsi mai. Amori difficili dunque, io direi di più “amori sfigati”, cuori sospesi che affogano nell’assenza dell’altro ma che nel silenzio trovano la loro unicità, la loro poesia. Uno dei racconti più delicati, “L’avventura di due sposi” racconta di una coppia con i turni di lavoro sfalsati, che raramente si trova a casa nello stesso momento della giornata. Vi lascio una citazione speciale: “Elide andava a letto, spengeva la luce. Dalla propria parte, coricata, strisciava un piede verso il posto di suo marito, per cercare il calore di lui, ma ogni volta si accorgeva che dove dormiva lei era più caldo, segno che anche Arturo aveva dormito lì, e ne provava una grande tenerezza”.



un film: NOTTING HILL

Il cinema affonda le sue radici nell’amore, dai tempi dei film muti di Charlie Chaplin fino ai giorni nostri. Di film sul tema davvero, si potrebbe fare una lista infinita, scriverci un libro, che dico un’enciclopedia! Ma di una commedia romantica che non annoia mai ce n’è solo una, la più riuscita di sempre, ed è “Notting Hill” di Roger Michell. "Può la star più in voga del momento innamorarsi di un semplice ragazzo?” Sì, se l’attrice è Julia Roberts e il ragazzo londinese Hugh Grant in stato di grazia. Due ore che scorrono senza pesare, due ore di divertimento, sentimenti e di Cinema fatto come si deve. La storia di un amore difficile che, come in una fiaba, diventa realtà, insomma il plot dei nostri sogni di bambine. Un cult da vedere e rivedere, disponibile su Netflix.



un’opera: IL SARCOFAGO DEGLI SPOSI

Eros e thanatos, amore e morte, insieme anche nell’aldilà: è il Sarcofago degli Sposi, un’urna di terracotta di origine etrusca (530-520 a.C.), ritrovata a fine ‘800 nella Necropoli di Banditaccia a Cerveteri e ricomposta con i suoi quattrocento frammenti. Che belli questi sposi, uniti in un abbraccio, sorridenti e vicinissimi, sembrano guardarci dritti negli occhi. Un’armonia policroma fatta di equilibrio e forme morbide. Sembrano ancora vivi questi due innamorati, e chissà cosa avevano in mano, forse coppe di vino, frutti o ampolle con preziosi profumi… Se siete a Roma andate al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, per ammirarla dal vivo. Ne approfitto per augurarvi un buon fine settimana, Maddalena


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