Andy Warhol. La pop art, la New York degli anni ’60 e ‘70, il jet set, i party, le trasgressioni. Ma chi è quell’uomo magro e schivo, nascosto dietro un parrucchino d’argento, con il volto scavato e grandi occhiali da vista, che con i suoi ritratti è diventato miliardario, diventando lui stesso prodotto, opera d’arte, leggenda? Il suo vero nome è Andrew Warhola e ha segnato per sempre l’arte del Novecento. Scopriamolo insieme, invertendo l’ordine di “Cultura per tutti” e partendo questa volta da un suo quadro.
Un’opera: MICK JAGGER
Il ritratto di Mick Jagger, icona rock mondiale. Fotografia e pittura si incontrano e danno vita a opere magnifiche, che incoronano Andy Warhol come genio, artista unico nel suo genere e per questo rivoluzionario. A Milano è in mostra alla Fabbrica del Vapore con oltre 300 opere, un percorso originale curato da Achille Bonito Oliva, da vedere.
Un docu: I DIARI DI ANDY WARHOL
Su Netflix c’è una docu-serie fatta davvero bene, focalizzata sull’Andy privato, “i diari di Andy Warhol”, un racconto fuori dagli stereotipi che parte proprio dai diari che lui stesso scrisse dopo il 1968, anno in cui alla Factory fu ferito da una pistolettata in piena pancia. Grazie a questo documentario si riesce a capire tanto di più su Warhol, il rapporto con la sua famiglia di origine, gli amori tormentati e le sue manie. E capendo le sue fragilità, si riescono a vedere le sue opere sotto un’altra lente, quella della comprensione, e apprezzarle enormemente.
Un libro: I DIARI DI ANDY WARHOL
Per chi si fosse appassionato al personaggio, dopo la visione del documentario può passare alla lettura dei diari veri e propri (a cura di Pat Hackett, ed Ghibli). Sarà come entrare in camera sua, aprire un cassetto, scovare il quaderno dei segreti e leggerlo morbosamente. Si, sarà un viaggio nei suoi sentimenti e nelle sue private ossessioni, sarà come conoscerlo dal vero.
Ne approfitto per augurarvi un buon fine-settimana,
Maddalena
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