Siamo tutti sotto shock dopo l’attacco della Russia all’Ucraina. Non pensavamo sarebbe successo davvero, lo scoppio di una guerra nel 2022. Una guerra nel cuore dell’Europa. E invece ci ritroviamo con i telefoni invasi da video di esplosioni, dichiarazioni di Putin, soldati e carri armati in strada, colonne di auto in fuga da Kiev, civili feriti e stazioni metro che diventano rifugi per proteggersi dalle bombe. Sembra un tuffo nel passato e invece succede proprio oggi, una guerra così vicina da poterla vivere in presa diretta attraverso i social. Per l’Occidente si apre una nuova pagina di storia, l’orrore è appena cominciato e il pensiero va subito ai nostri fratelli e sorelle ucraini: inizia per loro un vero calvario che li perseguiterà per anni. E se il rischio è quello di una carneficina, l’unica salvezza è lasciare il paese. Per questo è iniziato un grande esodo, che mi auguro l’Europa sia in grado di accogliere. Ma non è compito di questa newsletter spiegare cosa sta succedendo, perché, e quali siano i possibili scenari. Lascio agli esperti le analisi politiche, della serie “chi ha qualcosa da dire si faccia avanti e taccia”. Così rilancio il discorso con una semplice parola: PACE. Non utopia, ma valore da difendere tutti i giorni. Non velleità ma faro per i popoli europei. La pace conquistata con tanta fatica dai nostri nonni, la pace figlia della democrazia, la pace che ci ha permesso di vivere nel benessere questi ultimi settant’anni. La pace che si costruisce con la pace, e non con la guerra. Non diamola per scontata, mai.
un libro: LETTERE CONTRO LA GUERRA
Chi meglio di un inviato di guerra, può parlare di pace? Tiziano Terzani l’ha fatto magistralmente in “Lettere contro la guerra” (Longanesi ed.), libro nato dopo l’attacco alle Torri Gemelle, lettere scritte per riflettere e prendere coscienza. Lettere per la pace. La più forte la scrisse in risposta a Oriana Fallaci, che lo attaccò sulle pagine del Corriere della Sera. E’ diventata un testo molto popolare e viene usata spesso come manifesto pacifista. Da leggere. “Il mondo è cambiato. Dobbiamo cambiare noi. Innanzitutto non facendo più finta che tutto è come prima, che possiamo continuare a vivere vigliaccamente una vita normale. Con quel che sta succedendo nel mondo la nostra vita non può, non deve, essere normale. Di questa normalità dovremmo avere vergogna.”
un film: LA SOTTILE LINEA ROSSA
Terrence Malick nel 1998 ha regalato al mondo una delle sue perla più preziose, “La Sottile Linea Rossa”. Chi conosce lo stile di Malick sa quanto le sue pellicole siano evocative, potenti, emozionanti. Ecco, sulla guerra sono stati fatti centinaia di film, ma questo vince il podio. Perché è un film in cui la guerra è solo un pretesto, una storia spietata senza eroi, dove a parlare bastano i pensieri dei protagonisti, la musica, la natura.
un’opera: GUERNICA
Guernica, Pablo Picasso. 1937. Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid. Maddalena
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