Ieri abbiamo festeggiato il Natale di Roma, 2775 anni da quando Romolo uscì dalla sua capanna, fece dei solchi sulla terra al Palatino e definì così i confini sacri per la nascita di una nuova città. Quel giorno, mise le fondamenta di Roma, la Capitale del mondo occidentale.
21 aprile 753 a.C.: AB URBE CONDITA.
Per me Roma non è solo dove sono nata e cresciuta, per me Roma è una musa ispiratrice, quando cammino non riesco a guardare per terra, ogni angoletto mi affascina, il suo caos mi riempie di energia e anche se è piuttosto malandata, non riesco mai a vederla brutta.
E’ il luogo dalle mille contraddizioni, è una giungla fortunata, è maestosità e antenne sui tetti, è il giallo delle facciate e il blu del cielo, friccicore e abbandono, inquietudine e placidità, porfido e fiori secchi, è l’unica grande città in cui non ci si sente mai soli. Roma è Roma, e non la cambierei per niente al mondo. Questa newsletter è dedicata a lei.
“Tu non potresti vedere nulla maggior di Roma.”
(Orazio)
un libro: LA STRADA PER ROMA
Ho scelto “La strada per Roma” di Paolo Volponi (1991 ed.Einaudi) perché Roma, come tutte le metropoli, è prima di tutto una città fatta e vissuta da chi arriva da fuori. Lei ti accetta senza discrimine, e se sei scaltro riesci ad ambientarti senza problemi. Questo romanzo racconta proprio la storia di un “migrante” interno, il viaggio da Urbino a Roma di un giovane ambizioso, la sua fuga dalla provincia per la grande città, con una valigia piena di speranze e di illusioni.
“La strada per Roma”, appunto, un cammino nell’Italia del dopoguerra, un romanzo di formazione in cui Guido diventa grande barattando i suoi ideali con la tranquillità borghese, attraverso vicissitudini che si rivelano in uno specchio impietoso della società italiana degli anni ’50. Con quest’opera, pubblicata dopo circa 30 anni dalla sua prima stesura, Paolo Volponi ha vinto il Premio Strega.
un film: MAMMA ROMA
“Mamma Roma”, 1962, Pier Paolo Pasolini. L’essenza della città è racchiusa in questa pellicola discussa, censurata, criticata ma anche tanto amata. Mamma Roma (interpretata dalla immensa Anna Magnani) vuole dare a suo figlio adolescente una vita migliore dalla sua, prostituta ormai invecchiata e stanca. Ma quella che può sembrare una rivoluzione positiva, una spinta vitale al cambiamento, si trasforma, sulle strade polverose della periferia romana, in un dramma.
“De quello che uno è, la colpa è solo sua” fa dire Pasolini alla Magnani in un famoso piano sequenza notturno. Ha, ancora, ragione.
un’opera: NATALE DI ROMA
“Natale di Roma”, Franco Angeli. 1964, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Roma.
Ne approfitto per augurarvi un buon fine settimana, Maddalena
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