Atene è una città speciale e mi ha regalato la possibilità di riflettere su molte cose. La prima, più importante di tutte perché ha creato il nostro immaginario collettivo negli ultimi tremila anni, cioè la grandezza di un popolo che è riuscito a farsi mito.
Mi spiego meglio: i greci erano, proprio come tutti i popoli del Mediterraneo, navigatori, commercianti, guerrieri. Ma hanno fatto di più: grazie alla propria intelligenza sono riusciti a raccontare una storia grandiosa di sé, hanno inventato la filosofia e la democrazia, Omero, costruito templi meravigliosi come il Partenone e dato vita all’Arte con opere che ancora oggi costituiscono un canone. Il canone classico, appunto. Tutto questo immenso lavoro è servito per creare il mito della potente Grecia, una civiltà che dopo la guerra rifonda la propria città, e insieme rafforza la propria identità. Tutto è nato ad Atene.
Come ci sono riusciti? Grazie allo storytelling. E’ facile: hanno creato una storia, l’hanno rappresentata attraverso l’arte, soprattutto ci hanno creduto molto, e così è arrivata ai romani, e oggi fino a noi.
Un libro: STORYTELLING
Christian Salmon è uno dei più lucidi intellettuali francesi viventi e qualche anno fa ha scritto “Storytelling” un libro sulla fabbrica delle storie. Usiamo questa parola inglese solo perché gli americani sono arrivati prima e gli hanno dato un nome, Baricco dice: “togliete dalla realtà i fatti e quello che resta è storytelling”.
Salmon parte dalle origini, perché raccontare le storie è sempre stato un bisogno dell’uomo, per tramandare valori e saperi, per dare alla comunità regole di convivenza ed modelli di riferimento. E noi veniamo da lì, dall’Iliade e dall’Odissea. Anche se dopo secoli abbiamo fatto di più: con l’arrivo del marketing abbiamo preso le storie e le abbiamo strizzate, allungate, piegate, rese armi di persuasione per vendere a masse di consumatori. In “Storytelling” potrete trovare un’analisi chiara di questo fenomeno, frutto di una lunga inchiesta su come la comunicazione può influenzare, attraverso il semplice uso
Un film: LA VITA E’ UN RACCOLTO
Se è vero che ormai è tutto uno storytelling, allora è anche vero tutto è storytelling. Questo l’ha capito bene la regista Agnès Varda. Su Mubi ho recuperato “Les Glaneurs et la Glaneuse”- “La vita è un raccolto”, un documentario sulla spigolatura, cioè su come gli uomini e le donne raccolgano da secoli semi, frutti, cose. Un pretesto per raccontare tutt’altro. Grazie a quest’opera, girata con una semplice telecamera digitale, entriamo nel mondo intimo della Varda, fatto di gesti delicati, commenti e personaggi inaspettati, vite ai margini.
Un’opera: RIPOSO IN MAREMMA
“Riposo in Maremma” di Giovanni Fattori, 1895 circa. Olio su tela, collezione privata.
Ne approfitto per augurarvi un buon fine-settimana,
Maddalena
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