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Viva Annie Ernaux!


Ieri è arrivata una bella notizia: la scrittrice Annie Ernaux ha vinto il Nobel per la letteratura. Chi già conosce le sue opere, non può che essere contento per questa vittoria, una vittoria per tutte le donne che provano a farsi spazio nel mondo della letteratura; per chi invece ancora non avesse letto niente di suo, questa è l’occasione unica per scoprire una delle autrici più importanti del panorama europeo contemporaneo. La Ernaux è una lettura rapida e coinvolgente, grazie al racconto autobiografico ci permette di entrare nella narrazione senza fatica e attraverso la sua storia personale, quella di una ragazza che si fa donna nella Francia di fine anni ‘60, ci fa scoprire l’immaginario collettivo di un Paese intero. La sua scrittura nuda e l’uso continuo dei ricordi danno un senso di forte autenticità e leggerezza, senza ruffianerie, elucubrazioni. Io l’ho scoperta qualche anno fa grazie ad un corso alla Holden ed è come se avessi trovato una nuova amica. Questa newsletter “Cultura per tutti” è dedicata a lei, Annie Ernaux, donna coraggiosa, premio Nobel.

“Cinque anni fa ho passato una notte impacciata con uno studente che mi scriveva da un anno e aveva voluto incontrarmi. Spesso ho fatto l’amore per obbligarmi a scrivere. Volevo trovare nella fatica, nella derelizione che ne segue, delle ragioni per non aspettare più niente dalla vita. Speravo che la fine dell’attesa più violenta che ci sia, l’attesa di godere, mi facesse provare la certezza che non esiste piacere superiore a quello della scrittura di un libro.”

TRE LIBRI DA LEGGERE

MEMORIA DI RAGAZZA

Un’estate lontana da casa diventa l’occasione per scoprire sé stessa, i primi amori, le delusioni, la frenesia dei diciott’anni, gli errori e l’amore per la libertà. “Memoria di ragazza” è un racconto a ritroso che regala in realtà una narrazione a due voci: la giovane donna che è stata, l’adulta che è diventata.


GLI ANNI

La Ginzburg diceva: “Non si amano soltanto le memorie felici. A un certo punto della vita si amano le memorie” e questa frase è l’essenza di “Gli anni” uno dei capolavori di Annie Ernaux, la sua storia di crescita, fatica ed emancipazione, una storia che parla a tante di noi.


IL POSTO

Con “Il posto”, uscito nel 1983, la Ernaux viene consacrata come scrittrice: analisi lucida e dolorosa di una figlia che scruta il passato di suo padre, contadino, operaio, gestore di un bar. Un dialogo tra generazioni impossibile ed un posto appunto, che diventa protagonista, cioè il piccolo mondo che ruota intorno ad una drogheria, patria semplice presto abbandonata per una vita in città.


Ne approfitto per augurarvi un buon fine-settimana,

Maddalena




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